L’isola di Martha: il libro | Cantastorie | Piena integrazione socio-culturale tra sordi e udenti | Perché il titolo L’Isola di Martha? | Comunità segnante | La nostra isola
L’Isola di Martha è il primo libro testo a fronte LIS/Italiano che si conosca. Il primo libro bilingue scritto da autori sordi e udenti insieme.
L’Isola di Martha è il primo libro testo a fronte LIS/Italiano, il primo vero esperimento di libro “bilingue” che si conosca. Il primo libro bilingue realmente scritto da autori sordi e udenti insieme.
Ma come è possibile, vi chiederete voi?
La LIS non ha forma scritta.
Vero, e infatti l’Isola di Martha è un libro di racconti in cui ogni singola pagina è disponibile sia in italiano che in LIS e resa accessibile, in contemporanea con la pagina da leggere, grazie ad un QR code che rimanda al video in lingua segnata.
Di particolare rilievo è il fatto che non si tratta semplicemente della traduzione di un testo italiano in LIS.
No!
Si tratta di testi redatti sia in italiano che in LIS, individualmente, da autori sordi e udenti, i quali poi hanno collaborato vicendevolmente all’adattamento dei testi in entrambe le lingue.
Questo libro di racconti nasce in seno al laboratorio Cantastorie, un progetto che duepunti ha realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.
In occasione di quel progetto, gli autori sordi e udenti del libro si sono incontrati e hanno lavorato insieme sulla rielaborazione di un momento di particolare difficoltà della loro vita, su una paura non ancora superata e su un momento estremamente positivo della propria storia personale.
Quelle riflessioni hanno costituito il nucleo della trama del racconto su cui gli autori stessi, divisi in coppie un autore sordo/un autore udente, hanno lavorato.
Gli autori insieme hanno creato trama e personaggi indagando, attraverso il mezzo dolce e misurato della rielaborazione narrativa, momenti critici della propria esistenza.
Un libro dunque, si, una narrazione, ma anche un momento terapeutico vissuto in tandem dalla coppia autoriale sordo/udente, la quale ha avuto così l’occasione di esplorare i meandri della cultura dell’altro in un ambito di esperienza molto complesso.
I cantastorie erano dei poeti ambulanti. Raccontavano cantando o recitando poesie o le grandi opere letterarie dell’epoca.
Restituivano all’orale ciò che era diventato scritto con la nascita della letteratura e in questo modo svolgevano l’importante ruolo di mediatore culturale.
Con il progetto Cantastorie duepunti ha voluto fare questo: mediare la cultura sorda con la grande espressività della LIS e contaminare il terreno della scrittura e del cinema, restituendo a questi ambiti artistici la possibilità di accogliere l’espressione artistica del mondo sordo.
Come?
Creando un libro bilingue LIS-italiano ed un cortometraggio attraverso la partecipazione di persone sorde ed udenti. Sulla base di questo creeremo anche un piccolo manuale per permettere a chi lo desidera, di creare libri bilingue e attività culturali, fruibili a sordi ed udenti insieme.
Il progetto Cantastorie si è definito in una cornice di senso dove l’Inclusione è sinonimo di incontro e nello specifico sinonimo dell’incontro tra culture (sordi e udenti) nell’accezione che rimanda al dialogare, al narrare e narrarsi come storie.
La comprensione reciproca si configura così come favorita da processi creativi di costruzione di percorsi condivisi, di un terreno comune, un terreno di incontro appunto.
Tali processi creativi sono stati promossi proprio attraverso la scrittura e le arti visive: le attività laboratoriali tenutesi nell’ambito del progetto Cantastorie hanno favorito l’esperienza d’incontro e costruzione di uno spazio condiviso, attraverso la scrittura del libro L’Isola di Martha e la realizzazione del cortometraggio L’Impronta.
Perché la comunicazione è sempre possibile, si tratta solo di identificare i canali comunicativi a tutti accessibili.
Cantastorie è l’esperienza del dialogo possibile tra sordi ed udenti in cui “i cinque sensi (più uno)” debbono essere coinvolti per giungere ad una comprensione reciproca e alla costruzione di un legame duraturo che possa trasformarsi in inclusione.
“L’isola di Martha” è un richiamo alla nota isola di Martha’s Vineyard.
Questa è un’isola degli Stati Uniti d’America passata alla storia come “l’isola dei sordi” in quanto popolata, alla fine dell’Ottocento, per uno 0,7% da sordi.
Una percentuale di circa venti volte superiore alla media nazionale dell’epoca.
Il motivo di questa massiccia presenza sorda si è rivelata essere, nel corso della storia, dovuta ad una forma di sordità ereditaria – genetica – diffusasi sull’isola a seguito dei frequenti rapporti tra consanguinei, all’epoca la norma tra le famiglie protestanti dell’isola.
Questa massiccia presenza sorda ha determinato sull’isola la nascita di una comunità segnante naturale.
Quello di “comunità segnante” è un concetto carissimo a duepunti e una rilevante nozione teorica alla base del progetto Cantastorie da cui il libro prende le mosse.
In poche parole, la presenza di così tanti membri sordi all’interno della comunità di Martha’s Vineyard aveva determinato nell’Ottocento una condizione di bilinguismo – lingua dei segni (un dialetto dell’American Sign Language)/ lingua orale – perfetta in cui sia udenti che sordi usavano indistintamente segni o parole per comunicare sulla base delle esigenze del momento.
Anche il concetto di “isola” è centrale.
“Isola” richiama l’isolamento a cui ogni sordo oggi è – più o meno – costretto per via della mancanza di una paritaria possibilità di accedere alle informazioni ed esprimersi in lingua segnata.
L’isola è però anche, al contempo, il luogo per eccellenza della narrazione, della scoperta, della fantasia, sulla scia dell’ “isola del tesoro”…
La nostra isola, l’isola a cui pensiamo noi di duepunti è però un’isola diversa sconosciuta, nuova, non ancora presente sulle mappe, ancora da scoprire.
Un’isola originale almeno tanto quanto un libro bilingue LIS/Italiano ancora non tracciato su nessuna mappa editorale.