Dall’1 all’ 8 ottobre 2023 si è svolto a Timisoara il secondo training di un progetto che dura da due anni.
Calmd (A comprehensive kit for social inclusion of people with mental disabilities) è un progetto che ha lo scopo di includere giovani adulti con “intellectual disabilites” e di fornire strumenti di auto aiuto o di supporto alle professionalità che li hanno in carico allo scopo di sostenere e sviluppare autonomia e indipendenza.
Il partenariato ha, fin da subito, incluso in questa categoria tutte le persone che in qualche modo vivono delle situazioni di limitazione ed handicap a causa di deprivazioni passate, di patologie psichiatriche e disabilità intellettive in senso stretto.
Tale scelta è stata motivata dalla riflessione per cui i bisogni di queste fasce di popolazione sono accomunati, ad una certa età, dalla necessità di acquisire strategie efficaci per l’autonomia e l’indipendenza come: il decision making, l’intelligenza emotiva, le capacità relazionali, finanziarie e di cura di sé e degli altri.
Questo corso di formazione rappresentava una sfida: è possibile creare per persone con tali difficoltà una esperienza di mobilità di valore, di formazione e di crescita?
Il viaggio
Come sappiamo tutti l’obiettivo non è la meta ma il viaggio. Questa esperienza essendo una mobilità Erasmus+ è stata anzitutto un viaggio in cui stringere amicizie. L’atmosfera è stata di leggerezza fin dall’inizio ma anche di cura e supporto reciproco.
Ci siamo incontrati con gli altri gruppi con una certa lentezza, è stato concesso a tutti il tempo di prendere le misure relazionali necessarie, fino all’ultima sera in cui tutti si sono ritrovati a ballare davanti ad un fuoco acceso.
Il tempo insieme
Proporre delle attività in questo contesto, con questo target group è qualcosa di molto scivoloso.
Intanto, bisogna assicurarsi di avere gli spazi necessari per permettere ai partecipanti di staccare quando ne sentono la necessità e formatori preparati a queste evenienze.
Le attività devono essere flessibili, non troppo lunghe, parcellizzabili in micro momenti per permettere eventuali pause.
Abbiamo testato anche il gioco da tavolo che il partenariato sta costruendo e, sorprendentemente, le potenzialità del gioco lo rendono giocabile e innovativo per tutti.
In fine arteterapia, musicoterapia, il lavoro sulle emozioni e la visita nei luoghi di lavoro dove lavorano gli utenti di FAS, partner del progetto. Cibo per la mente e il cuore.
La scoperta
Timisoara quest’anno è stata selezionata tra le città europee capitale della cultura 2023.
Un fiorire di musei, attività culturali, avanguardie dell’arte erano presenti a corredo delle esperienze formative.
Passeggiare in città era una attività impegnativa come le altre ma autogestita, in cui ogni singolo gruppo trovava il suo tempo e il suo spazio. Poi ci si incontrava in centro, come fossimo stati anche noi un po’ cittadini.
La conclusione
Il ritorno è stato ricco di emozioni. Non è facile spiegare cosa si sia smosso ma la conclusione è stata solo il punto di inizio della prossima volta.
Siamo certi che queste mobilità siano di valore e non vogliamo rinunciare a riproporli come momento di crescita specifico, unico e indimenticabile. È un momento formativo per tutti, anche per i professionisti che escono da un ruolo professionale in senso stretto senza perdere di vista la propria funzione e generando così un nuovo modo di sviluppare le competenze e di generare empowerment.
Quando si parla di inclusione non si tratta meramente di inserire qualcuno in un contesto ma di aprire la porta per accedervi, di modificare lo spazio affinché chiunque possa trovare la propria personale porta.
Accessibilità ed equità sociale sono gli effetti di una pratica come questa, di una mobilità in cui mettersi in gioco e farsi coinvolgere.