Per celebrare la Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità siamo stati alla presentazione del secondo volume della collana di libri tattili realizzata dagli Uffizi di Firenze, un museo che lavora instancabilmente da decenni per “creare accessibilità”.
Percepire l’arte con tutti i sensi
Siamo abituati a pensare che l’arte si veda, cioè che il godimento artistico sia appannaggio dei soli occhi.
Molto spesso, insomma, si crede che la fruizione di un’opera d’arte avvenga principalmente, e in maniera piena, solo attraverso la vista.
Ma non è così!
L’arte è percezione, vertigine sinestetica, complessa esperienza che qualsiasi senso può conoscere e godere a pieno: oltre ogni barriera resta la libertà di ciascuno di noi di scegliere da quale punto di vista approcciare l’arte per utilizzarla come strumento di conoscenza e riflessione.
Vedere un quadro in punta di dita
Consapevoli di ciò, con grande competenza, sensibilità e professionalità, gli esperti dell’Area Mediazione Culturale e Accessibilità delle Gallerie degli Uffizi hanno contribuito a realizzare e promuovere uno strumento in grado di rendere pienamente accessibile anche l’arte pittorica a tutti i cittadini ciechi e ipovedenti grazie alla realizzazione di 2 libri tattili.
La struttura di questi volumi presenta contenuti accessibili su tre diversi livelli: quello tattile, tramite i testi in Braille e le dettagliate tavole a rilievo, quello visivo, attraverso la presenza di immagini e caratteri ingranditi e quello uditivo grazie ai QR codes che rimandano alle audio-descrizioni presenti sul sito ufficiale degli Uffizi.
Il lettore ha così la possibilità di conoscere storia e curiosità legate ai dipinti oggetto dei libri e di immergersi nei dettagli pittorici esplorando i rilievi in punta di dita direttamente dalla sala del museo che ospita i quadri, fruendo dell’opera alla pari e in contemporanea con qualsiasi altro visitatore del museo, vedente o meno.
Il libro, realizzato con la collaborazione scientifica dell’Unione italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI) di Firenze e stampato da Zamorani Editore, è acquistabile nei bookshop delle Gallerie degli Uffizi e sul sito del museo.
Sostenibilità è accessibilità
La consigliera territoriale Maria Pia Bianchini ha ricordato come il motto del compianto presidente UICI Antonio Quatraro fosse: “essere cittadini e cittadine tra cittadini e cittadine”.
L’accessibilità alla cultura, all’educazione e all’informazione è alla base della possibilità di essere equipaggiati a dovere per poter agire da cittadini attivi in una società equa.
La Dott.ssa Elisabetta Borgia della Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali nel suo intervento ha proprio rimarcato come l’accessibilità in questo senso sia lo strumento, ma anche il presupposto alla base, per il possibile raggiungimento di una piena sostenibilità sociale.
L’accesso al patrimonio culturale, all’educazione e all’informazione deve essere garantito a tutti in un ambiente equo, inclusivo e paritario al 100%, senza che la disabilità costituisca una barriera.
E il lavoro degli Uffizi davvero va in questa direzione nel concreto.
Duepunti per l’accessibilità del patrimonio culturale
Questo evento per noi è stato di grandissimo interesse: Duepunti infatti è da sempre impegnata sul fronte dell’accessibilità del patrimonio culturale, in particolar modo sul versante dell’accessibilità linguistica e del sostegno alla diffusione delle lingue segnate.
Col progetto Cantastorie Duepunti ha realizzato il primo libro bilingue LIS/Italiano testo a fronte, “L’Isola di Martha” scritto in collaborazione con autori sordi e udenti.
Si tratta di un libro bilingue perché ogni pagina scritta in italiano è resa disponibile in contemporanea anche in LIS grazie a un QR Code facilmente utilizzabile da smartphone.
L’obiettivo principale di questo strumento è quello di garantire una fruizione dell’opera paritaria, contemporanea per udenti e sordi, una lettura condivisibile e condivisa al di là di ogni barriera linguistica.
Mo’ me lo segno
“L’Isola di Martha” ha costituito il primo esperimento pilota di un progetto più ampio: rendere fruibile il patrimonio letterario italiano in LIS per tutti coloro che hanno come lingua madre (L1) la lingua segnata, avendo avuto un accesso limitato e difficoltoso all’input linguistico orale in italiano a causa della deprivazione sensoriale.
Uno strumento come il libro bilingue è inoltre pensato per essere usato in contemporanea e senza distinzione da lettori udenti e sordi, da studenti sordi e udenti. Ed è utile anche a chiunque desideri apprendere la LIS.
In questo percorso noi di Duepunti non siamo soli. Abbiamo il sostegno della Cassa di Risparmio di Firenze che crede nel progetto e ci supporta nell’organizzazione della campagna di raccolti fondi “Mo’ me lo segno” che lanceremo a breve.
Con questa campagna vogliamo aprire il mondo della letteratura ai sordi e mostrare le molteplici possibilità espressive della lingua dei segni agli udenti.
I fondi raccolti saranno utilizzati per:
- finanziare i workshop di quella sarà una vera e propria scuola di narrazione bilingue per studenti sordi e udenti;
- la produzione di un libro contenente testi inediti dei neo-scrittori della scuola;
- la traduzione e la diffusione di un racconto breve della letteratura italiana.
Siamo felici di vedere che l’attenzione per l’accessibilità al patrimonio culturale è condivisa anche da istituzioni di rilievo come le Gallerie degli Uffizi, questo ci motiva ancora di più ad andare avanti nel nostro lavoro!
Per saperne di più è possibile inviarci una mail compilando il form qua sotto!